L'impotenza maschile
LE CAUSE DELL'IMPOTENZA (DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE)
Che cosa può alterare o rendere impossibile l’erezione?
L’erezione è un meccanismo complesso, quindi basta che uno solo degli elementi che lo costituiscono si "guasti", perché essa diventi insufficiente o deficitaria. Tutto deve funzionare alla perfezione: stimoli neuroendocrini, riflessi nervosi e conduzione nervosa, circolazione arteriosa, valvole venose, corpi cavernosi. Per l’esattezza, gli ostacoli all’erezione possono essere:
Psichici: la libido viene bloccata da ansia (da prestazione), inibizioni personali, paure o altri pensieri disturbanti, da stress secondari a problemi personali, conflitti relazionali, famigliari e professionali e dalla depressione, così non si traduce in manifestazioni fisiche (erezione).
Neuroendocrini: la libido, cioè la pulsione sessuale, è scarsa a causa di squilibri ormonali: c’è troppa prolattina che la inibisce o poco testosterone (l’ormone sessuale maschile) che la stimola, o una alterazione dei recettori ormonali agli androgeni (andropausa).
Nervosi: la trasmissione dell’ordine nervoso dell’erezione è alterata e quindi il nitrossido di azoto, il mediatore chimico vasodilatatore delle arterie peniene, non giunge a destinazione. Il difetto può verificarsi a livello dei centri presenti nel cervello, nel midollo spinale, oppure a livello dei nervi che li collegano ai corpi cavernosi del pene.
Arteriosi: indurimenti, alterazioni strutturali (aterosclerosi) e ostruzioni delle pareti arteriose impediscono al sangue di giungere ai corpi cavernosi in quantità e pressione sufficienti a "gonfiarli" fino alla rigidità.
Venosi: le valvole venose che dovrebbero chiudersi e trattenere il sangue nei corpi cavernosi funzionano male, così questo sfugge e nel pene non ne rimane abbastanza da generare o mantenere un’erezione adeguatamente rigida.
Degenerativi: parti più o meno estese dei corpi cavernosi si trasformano in tessuto fibroso e/o calcifico, non più elastico e incapace di distendersi (induratio penis plastica) al momento della tumescenza.
In pratica le malattie o le situazioni patologiche più frequenti nel provocare le disfunzioni erettili e quindi l’impotenza sono: il diabete, l’ipercolesterolemia, il tabagismo cronico, le malattie vascolari sia arteriose come l’arteriosclerosi e l’ipertensione arteriosa, che venose come le flebopatie; i danni post-chirurgici per esempio conseguenti all’asportazione radicale della prostata, della vescica o del retto; i traumi della colonna vertebrale e dell'apparato genitale stesso; alcune malattie endocrine; la sclerosi multipla; nevriti e malattie del metabolismo; l’obesità.
Tuttavia, molto spesso sono in gioco cause misconosciute al paziente: effetti collaterali di taluni farmaci (antiipertensivi come i betabloccanti e i diuretici, antiulcera duodenale e psicofarmaci, antiandrogeni utilizzati nella terapia dei tumori alla prostata), eccesso di farmaci (come nel doping degli sportivi), stress (l’adrenalina, l’ormone da stress, ostacola non solo la vasodilatazione arteriosa ma anche la chiusura delle valvole venose), fumo (fa gradualmente restringere le arterie e danneggia l’innervazione in genere non solo del pene ma di tutto il corpo), alcool (se assunto ad alte dosi causa danni nervosi), mancanza di esercizio fisico e dieta scorretta (ricca di grassi), sovrappeso (se non obesità) favoriscono l’insorgere di malattie come il diabete e aterosclerosi, non solo cardiovascolare ma anche, purtroppo, peniena.